Restauri

Sotto la dizione Restauri sono raccolti una serie di progetti relativi a complessi edilizi, specifici luoghi, città storiche o territori degradati da ricuperare e valorizzare. Sono realizzati secondo un metodo comune, un esercizio di ricerca e di lettura che ogni volta si adegua alle caratteristiche dei luoghi. Il Restauro è inteso come “restituzione”. Nel caso di un edificio o di un complesso edilizio, del bene stesso, ma anche del processo di fabbricazione e del suo significato urbanistico: come si inserisce nel contesto e ne perpetua le regole spaziali e costruttive con i significati della vita vissuta. Nel caso del centro storico, restituzione della forma fisica che la struttura urbana ha raggiunto in un determinato periodo della sua storia di “città”. Nel caso di un territorio, dell’arte di abitarlo e mantenerlo: capacità espressa dalle generazioni che ci hanno preceduto di convivere con i propri luoghi, fondata sull’esperienza che diventa il sistema di regole che hanno portato alla costruzione del bel-paesaggio, alla gestione delle acque e dei vari aspetti che governano il territorio stesso.


Pistoia, Piano della città storica

Pistoia, Piano della città storica

Committente: Comune di PISTOIA
Oggetto dell’incarico: Variante al P.R.G vigente e Piano particolareggiato per il centro storico 
Data dell’incarico: 7.8.2003
Stato attuale della procedura urbanistica: La Variante e il Piano sono stati adottati il 30.10.2006 e approvati l‘11.2.2008, documentato fra l’altro in: "Pistoia: La fabbrica della città, Quattro progetti per costruire futuro". Catalogo della mostra; Sale affrescate del Palazzo Comunale, Pistoia, 27 maggio-15 ottobre 2006, www.comune.pistoia.it/lafabbricadellacitta

Progettisti: Pier Luigi Cervellati, Giovanni Maffei Cardellini, Alberto Montemagni, Daniele Pecchioli

DA CITTA’ A CENTRO STORICO / DA CENTRO STORICO A CITTA’. La “città storica” non è equivalente al “centro storico”. E’ stato un errore definire “centro storico” la città del passato. Nell’espandersi è diventata “aggregato urbano”, con un unico “centro”, coincidente con la città storica. “Centro” costruito e sedimentato nel corso di secoli che deve svolgere funzioni spesso incompatibili con la sua struttura. La città storica aveva un suo centro nella piazza principale e tanti altri luoghi di riferimento: le parrocchie, le altre piazze, le strade con la loro gerarchia, i conventi e le sedi del potere. 

Pistoia, Ristrutturazione dell'Ospedale del Ceppo

 Pistoia, Ristrutturazione dell'Ospedale del Ceppo

Committente: Comune di PISTOIA
Oggetto dell’incarico: Piano particolareggiato per la ristrutturazione dell’Ospedale del Ceppo
Data dell’incarico: 4.1.2003
Stato attuale della procedura urbanistica: Nell’aprile del 2003 sono state definite le linee strategiche e nell’aprile 2005 è stato consegnato la prima fase del Piano particolareggiato, discusso ma in realtà mai adottato.

Progettisti: Pier Luigi Cervellati, Giovanni Maffei Cardellini, Alberto Montemagni, Daniele Pecchioli

Il progetto si configura come un recupero/restauro urbano dell’area, occupata dalle strutture sanitarie dell’ospedale del Ceppo, compresa a nord fra le mura medicee (viale Matteotti) a sud confina con via del Ceppo e via delle Pappe, a est con piazza del Carmine e via degli Armeni, a ovest con piazza San Lorenzo, via della Crocetta. In quest’area dove ci sono insediamenti risalenti al XIV° secolo (si veda il disegno della metà del cinquecento dello Spedale del Ceppo e degli edifici annessi e di proprietà) si è sviluppato l’Ospedale del Ceppo inglobando complessi storici (Monastero delle Grazie) e costruendo nuovi complessi edili, finalizzati sempre alle attività ospedaliere, sia prima che dopo la 2a guerra mondiale, fino ai giorni nostri.  L’espandersi di queste attività ha modificato profondamente l’impianto urbano e territoriale che si era mantenuto fino all’inizio del ‘900. La stessa struttura originaria dell’Ospedale è stata in alcune zone demolita e sostituita con nuovi fabbricati che hanno cancellato parte della tipologia e della morfologia urbana storica.

 

Cascina, Piano della Città Storica

Cascina, Piano della Città Storica

Committente: Comune di CASCINA (Pisa)

Oggetto dell’incarico: Piano particolareggiato per il centro storico del capoluogo.

Data dell’incarico: 13.6.2003

Stato attuale della procedura urbanistica: Il Piano particolareggiato è stato adottato

19.7.2005 e approvato il 20.12.2005.

Progettisti: Giovanni Maffei Cardellini, Alberto Montemagni, Daniele Pecchioli

Piombino, Restauro del Palazzo Nuovo come Museo Archeologico

Piombino, Restauro del Palazzo Nuovo come Museo Archeologico

Committente: Parchi Val di Cornia spa, Comune di Piombino (Livorno)
Oggetto dell’incarico: Restauro del Palazzo Nuovo con la realizzazione del Museo archeologico e del territorio di Populonia Baratti
Stato attuale della procedura: preliminare, definitivo, esecutivo, appalto a base d’asta lire
2.410.000.000 assegnato nel luglio 1999, documentato in: Museo Cittadella, lavori in appalto in Il Tirreno, 18 Luglio 1999, inaugurato nel luglio 2001.
Progettisti: Pier Luigi Cervellati, Giovanni Maffei Cardellini, Alberto Montemagni, Daniele Pecchioli, Alfredo Macerini, Città Futura Scarl Lucca.

Pistoia, Il ripristino dei luoghi pubblici della città storica

Pistoia, Il ripristino dei luoghi pubblici della città storica

Committente: Comune di PISTOIA
Oggetto dell’incarico: Variante al P.R.G vigente e Piano particolareggiato per il centro storico. Nell'ambito dei lavori del Piano fu deciso di sviluppare ad una scala più attuativa proposte per le Mura e per luoghi pubblici di particolare importanza per il recupero della città storica, utili per chiarire i contenuti del piano stesso: un insieme di progetti che hanno costituito un corpo autonomo.
Data dell’incarico: 7.8.2003
Stato attuale della procedura urbanistica: La Variante e il Piano sono stati adottati il 30.10.2006 e approvati l‘11.2.2008

Progettisti: Pier Luigi Cervellati, Giovanni Maffei Cardellini, Alberto Montemagni, Daniele Pecchioli, con Ulrich Seum, Federica Stupazzini, Roberta Zanoli, rilievi Giorgio d’Albano, Maria Cristina Marchand Serra.

San Giovanni Valdarno, Restauro delle Mura e Recupero Urbanistico

San Giovanni Valdarno, Restauro delle Mura e Recupero Urbanistico

Committente: Comune di SAN GIOVANNI VALDARNO (Arezzo)
Oggetto dell’incarico: Restauro di un tratto di mura e recupero degli spazi aperti degli isolati 5a e 5b in centro storico, documentato in Recupero le MURA, Atlante della città, San Giovanni Valdarno 1999-2009, Firenze, Edifir, 2009
Progettisti: Pier Luigi Cervellati, Benedetto Di Cristina, Giovanni Maffei Cardellini, Alberto Montemagni, Daniele Pecchioli; Vito Di Sabato, responsabile del procedimento

Sotto il titolo di Piano particolareggiato per il recupero degli spazi aperti degli isolati 5A e 5B si nasconde in realtà l’ultimo progetto di interesse pubblico da realizzare in attuazione del piano per il centro storico di San Giovanni Valdarno, elaborato da Detti e Di Pietro, successivamente aggiornato da quest’ultimo. Un progetto che si sviluppa in un’area abbastanza limitata, ma che diventa di grande interesse proprio in quanto ultimo atto di un disegno generale di conservazione e di recupero della città storica. Inoltre perché si localizza in un luogo piuttosto delicato della città. Siamo infatti lungo uno dei pochi tratti di mura conservati e vicino al punto dove, per le inondazioni dell’Arno, si è rotto lo schema geometrico con il quale si è progettato e realizzato l’insediamento di San Giovanni e dove si perdono le leggi geometriche che improntano il processo di agglomerazione edilizia. Qui il tessuto storico entra direttamente in contatto con l’edilizia recente. Con il nuovo si tende a saturare gli spazi liberi secondo una maglia indifferenziata, orientata dall’Arno e dal taglio trasversale del canale lungo via Vittorio Veneto, che rappresenta un’importante struttura di riferimento urbano e paesaggistico. Con il progetto di recupero si definisce quindi lo spazio di cerniera fra la città storica e quella moderna.

San Vito Lo Capo, Piano della città storica

San Vito Lo Capo, Piano della città storica

Committente: Comune di SAN VITO LO CAPO (Trapani)
Oggetto dell’incarico: Piano della città storica: Prescrizioni esecutive redatte nell'ambito del Piano Regolatore Generale Comunale
Data dell’incarico: 5.7.1993. Durante la prima fase, detta dello Schema di massima, prevista dall'allora legge regionale, sono individuati ambiti di particolare interesse per i quali sviluppare Piani particolareggiati, in modo da controllarne maggiormente l'attuazione e il disegno. In genere riguardano aree di espansione, ma per la particolare qualità ambientale e paesaggistica fu deciso, con l'approvazione del Consiglio comunale, di sviluppare un progetto particolareggiato per la città storica.   
Stato attuale della procedura urbanistica: Il Piano è stato adottato il 20.9.1999 e approvato il 4.7.2002 con modifiche regionali, definitivamente accolte il 12.8.2005. È stato sostituito da una Variante recente.
Progettisti: Pier Luigi Cervellati, Giovanni Maffei Cardellini, Alberto Montemagni, Daniele Pecchioli.

Tavarnelle Val di Pesa, Piano dell'area protetta di Badia a Passignano

Tavarnelle Val di Pesa, Piano dell'area protetta di Badia a Passignano

 

Committente: Comune di Tavarnelle Val di Pesa (Firenze)

Oggetto dell’incarico: Completamento della procedura istitutiva e redazione del Regolamento di Gestione dell'ANPIL Badia a Passignano

Data dell’incarico: 13.6.2006

Stato attuale della procedura urbanistica: Il Piano di Gestione è stato approvato dal Consiglio Comunale il 23.9.2008.

Progettisti: Antonello Nuzzo, Giovanni Maffei Cardellini, Alberto Montemagni, Daniele Pecchioli

“Nessuno storico può parlare del contado fiorentino senza menzionare la celebre abbazia di Passignano, nella Val di Pesa, le cui migliaia di pergamene conservate costituiscono uno dei tesori più sfruttati dell’Archivio di Stato di Firenze. Passignano si trova nella regione meridionale del contado fiorentino, vicino alla strada più frequentata nell’antichità e nel primo medioevo, tra la Val d’Elsa e la valle superiore dell’Arno. Dopo la trasformazione delle vie di comunicazione, cioè poco prima del 1300 e durante tutti i secoli successivi, la zona è venuta a trovarsi interna a una delle regioni più isolate e più difficilmente accessibili del dominio fiorentino. Tutte le grandi vie di comunicazione posteriori passano infatti lontane da Passignano. Oggi vi si arriva per mezzo di sentieri che attraversano vaste ininterrotte foreste, e sul lato meridionale di uno dei contrafforti delle alture di Sillano, verso la Pesa, su un piccolo corso d’acqua, il Rimaggio, s’incontra l’abbazia, un’imponente e solitaria fortezza. Anche l’altura dall’altro latodel Rimaggio è oggi coperta di foreste; sulla sua sommità si trovano alcune case, resti del castello di Poggio al Vento. (...)”

Vecchiano, Restauro Torre Trecentesca

Vecchiano, Restauro Torre Trecentesca

Committente Comune di Vecchiano (Pisa):
Restauro della torre trecentesca di San Alessandro,
Ruolo assunto: Progettisti con ing. Gian Luca Della Bartola, arch. Duccio Ferroni
Inizio dei lavori documentato in La torre civica si fa bella. Iniziati i lavori di restauro, in Il Tirreno, 25 settembre 1996.
L’intervento e il progetto sono pubblicati in Maurizio De Vita, Architetture restituite, Firenze 2011, pag. 64-72