Archivi

Per un buon progetto, una buona documentazione, diceva Viollet-le Duc.
Svolge ricerche storico-cartografiche, necessarie per la progettazione urbanistica e architettonica, consulenza e assistenza per il reperimento di documenti d’archivio. Esegue ricerche storiche e schedature del patrimonio edilizio rurale; letture delle trasformazioni territoriali con confronti cartografici che, dai cabrei settecenteschi, ai catasti preunitari, fino alle cartografie contemporanee, ricostruiscono lo stato del territorio, ciò che si è mantenuto e cosa si è trasformato. Su queste basi conoscitive e scientifiche, in quanto su supporto informatico, georeferenziate e perfettamente confrontabili con lo stato attuale, è possibile individuare politiche di conservazione, di restauro o ripristino territoriale, di rigenerazione o di rinnovo per assecondare le nuove esigenze.
Mette inoltre a disposizione un ricco archivio fotografico di Pistoia e del suo territorio nei primi decenni del secolo scorso e altre immagini e cartografie di città, che possono essere richieste e acquisite.

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Ricostruzioni cartografiche: lo stato del territorio a fine ottocento

Ricostruzioni cartografiche: lo stato del territorio a fine ottocento

Le cartografie elaborate per rappresentare lo stato del territorio alla fine dell’ottocento, si basano sulla lettura interpretativa delle tavolette IGM della prima edizione. Rappresentano un rapido strumento di conoscenza del territorio e di lettura delle strutture morfologiche del paesaggio e dell’ambiente naturale e costruito. Diventano un primo riferimento per l’elaborazione di strategie territoriali caute e precise, in quanto modello e progetto verso il quale tendere tramite interventi di manutenzione, restauro e ripristino territoriale. È il contributo più immediato che può fornire la lettura, effettuata su documenti certi, della formazione storica delle strutture dello spazio fisico (viabilità, insediamenti, uso del suolo, morfologia), elementi che spesso sfuggono ad altri strumenti di indagine e che le parole descrivono male e a fatica. Per i centri storici, con la definizione di un metodo di lettura specifico dei tessuti edificati, si è superata la distinzione fra monumento da salvare ed edilizia ordinaria da demolire. Analogamente, attraverso la raccolta e l’interpretazione storico-cartografica, si costruisce un metodo di restauro territoriale, precisando il modello paesaggistico e ambientale e quello degli insediamenti in rapporto alle loro trasformazioni e alle reciproche influenze. 

Cartografie per Valona

Cartografie per Valona

L’occasione per uno studio sul territorio di Valona nasce dalla partecipazione ad un concorso internazionale per la ristrutturazione del fronte marino della città (Vlora Waterfront Competition 2014). Il gruppo di progettazione coordinato da Marco Massa, con Benedetto Di Cristina, Anna Olivetti Nuzzo, Giovanni Maffei Cardellini, Alberto Montemagni, Daniele Pecchioli e Ani Panariti, ha deciso di affrontare il tema non considerandolo un problema di arredo urbano, di nuove attrazioni per la spiaggia lungo una nuova passeggiata intesa come una striscia sottile per turisti e visitatori. Il nuovo fronte a mare della città è stato pensato come un terminale collegato alla rete degli spazi urbani e naturali e occasione per aumentare la qualità complessiva del contesto urbano e per recuperare spazi avviati verso un degrado e una condizione periferica